I pellet stanno oggi guadagnando un’importanza sempre maggiore come vettore energetico per l’alimentazione termica di case monofamiliari e plurifamiliari. I pellet sono costituiti al 100 % da scarti di legno allo stato naturale. Gli scarti di lavorazione come trucioli e segatura vengono
lavorati ad alta pressione per formare dei cilindretti. I pellet possiedono così un’elevata densità di energia e un ottimo potere calorifico. Due chili di pellet sostituiscono circa un litro di gasolio combustibile e occupano circa solo il doppio dello spazio.
Bilancio ecologico convincente
Con il riscaldamento a pellet contribuite notevolmente a ridurre i gas serra. Durante la combustione, infatti, viene sprigionata una quantità di CO2 esattamente uguale a quella che gli alberi estraggono dall’aria nel corso della loro crescita. Con un impianto a pellet, riscaldate pertanto con emissione di CO2 pari a zero. Per quanto riguarda le polveri fini, gli impianti a pellet di qualità, grazie ad una combustione altamente efficiente, si collocano sin d’ora ben al di sotto dei severissimi valori di emissione previsti a livello europeo di 50 mg per m3. Non si rende pertanto necessaria l’installazione di costosi impianti di filtrazione.
Costi ridotti e alimentazione sicura
Trattandosi di un combustibile locale, il legno non è condizionato dagli aumenti dei prezzi sui mercati
internazionali delle materie prime. Riscaldare con i pellet, una fonte di energia ecologica al riparo dalle crisi, costa già oggi per chilowattora circa dal 30 % al 40 % in meno rispetto al gasolio combustibile. Per questo motivo, non solo i proprietari di immobili ad uso proprio, ma sempre più spesso anche gli investitori in progetti edilizi più imponenti, considerano il riscaldamento a pellet un’alternativa interessante.
Trattandosi inoltre di una materia prima disponibile a livello locale, il legno offre un approvvigionamento sicuro anche a lunga scadenza.
Comodo come il gasolio o il gas
Gli impianti di riscaldamento a pellet funzionano in modo completamente automatico e gli interventi operativi sono minimi. I pellet vengono trasportati con un’autocisterna oppure in sacchi e sono
immagazzinati in un serbatoio, un silo o in un deposito. Da lì, un sistema di alimentazione interamente automatico li convoglia fino alla caldaia nella giusta quantità e senza produrre polvere. Per quanto riguarda la semplicità di utilizzo, il riscaldamento a pellet offre un comfort paragonabile ad un riscaldamento a gasolio o a gas. Dopo circa 400 / 600 ore di esercizio bisogna svuotare il cassetto della cenere.
Spazio necessario per il deposito dei pellet. La dimensione del deposito dei pellet dovrebbe corrispondere al fabbisogno di pellet per una stagione
di riscaldamento. Vale la formula di massima: 1 kW di potere calorico = 1 m3 di spazio (spazio vuoto compreso). In una casa monofamiliare ben isolata è sufficiente una cantina di circa 5 m². Per un’alimentazione automatica ottimale, il deposito dovrebbe trovarsi il più vicino possibile al locale caldaia.
Conversione semplice. Il riscaldamento a pellet costituisce una buona alternativa se occorre sostituire il vecchio impianto di riscaldamento a gasolio. L’installazione comporta poche difficoltà e il locale del gasolio può essere trasformato in un silo per pellet. In questo modo, si può passare da un sistema ad energia fossile ad un impianto ad energia da legna rinnovabile e esente da CO2 con investimenti contenuti.